venerdì 31 marzo 2017

RECENSIONE | Il problema è che ti amo DI Jennifer L. Armentrout

NORD · 440 PAGINE · 7 LUGLIO 2016 · €14,37
Per quattro anni, Mallory Dodge ha cercato di dimenticare il passato. Circondata dall'affetto dei nuovi genitori adottivi, ha cercato di convincersi di non avere più bisogno di rendersi invisibile per sopravvivere. Ma, nonostante ciò, il silenzio è ancora lo scudo che la isola e la protegge dal mondo. Ecco perché era terrorizzata all'idea di frequentare l'ultimo anno di liceo in una scuola pubblica, dove sarebbe stata costretta a uscire dal guscio. E di certo non si sarebbe mai immaginata che tra i suoi nuovi compagni ci sarebbe stato anche Rider Stark, l'unico raggio di sole nella sua infanzia da incubo, il ragazzo che in più di un'occasione l'aveva salvata dalla violenza del padre affidatario. Così come non si aspettava che Rider sarebbe stato così diverso… e affascinante. Col suo atteggiamento arrogante e la pessima reputazione, Rider è il classico soggetto da cui una brava ragazza come Mallory dovrebbe stare alla larga. Eppure, sotto quella maschera da sbruffone, lei riconosce ancora il suo eroe di un tempo, sempre pronto a difenderla. Ma il tempo trascorso lontano da Mallory ha lasciato profonde cicatrici nel cuore di Rider, che rischia sempre di più di restare invischiato in una rete di cattive compagnie. Così, quando sarà Rider ad avere bisogno di lei, Mallory riuscirà a far sentire la propria voce e a battersi per il ragazzo che ama, o la paura la farà tacere per sempre?

RECENSIONE
Jennifer L. Armentrout è una di quelle autrici che riesce a lasciare un segno con le sue storie. Ho iniziato a leggere le sue opere da Obsidian, e penso che il fantasy sia il suo genere migliore, perché la serie che ha scritto con il nome J. Lynn non mi è piaciuta per niente, neanche ricordo di che parla 😪. Ma Il problema è che ti amo, per me è il miglior young adult che ha scritto dopo la serie Lux. 
Quando l'estate scorsa ho visto la copertina e letto la sinossi, sapevo che mi sarei trovata tra le mani una storia memorabile. 

Il problema è che ti amo è la storia del silenzio di Mallory, o meglio della sua voce. Una voce nella quale molti ragazze e ragazzi si rispecchiano. Quei ragazzi che hanno vissuto e vivono degli orrori nelle case-famiglie di tutto il mondo. In questa storia Jennifer L. Armentrout ci mostra la crudele realtà di quelle persone che "nascono sole" e devono sforzarsi al massimo per continuare ad andare avanti.

Finito in una notte. questo romanzo è riuscito a entrarmi nel cuore. Ti fa immedesimare nella paura e nell'ansia di Mallory, e ti fa sentire quella forza che gradualmente lei stessa ottiene mettendo da parte le sue paure e il suo silenzio, che l'hanno costretta a isolarsi, a non sentirsi parte di nulla. 
Come tutti i boys che Jennifer ha creato, in questa storia ci imbattiamo in Rider. Rider e Mellory condividono un'infanzia molto difficile in casa-famiglia, sono sempre stati uniti ma per alcune circostanze sono stati costretti a separarsi. Quattro anni più tardi si rincontrano nella stessa scuola. (Meravigliose coincidenze che esistono soltanto nei libri 😊).
Durante gli anni in cui non ha più visto Rider, Mallory è diventata una ragazza insicura, ha problemi a parlare, non riesce a esprimere ciò che sente e odia far rumore. La sua infanzia terribile le ha lasciato un segno dentro molto evidente. Nonostante Mallory abbia trovato due genitori che la amano e cercano di aiutarla ad aprirsi al mondo, lei continua ad avere molte paure e insicurezze ma nel corso della storia prende in mano la sua vita subendo una notevole evoluzione.
Gli sguardi si posarono su di me, alcuni con curiosità e alcuni solo per un istante, come se non mi avessero neppure notata; e in un certo senso era meglio così, perché ero abituata a essere solo un fantasma.
Rider invece è sopraffatto dai sensi di colpa. Aveva promesso che avrebbe protetto per sempre Mallory. Anche se sembra sia andato avanti con la sua vita, ogni giorno non si dava pace per non esserle stato accanto. A differenza di Mallory, Rider non si sente parte di nessuna famiglia. Lei ha avuto la fortuna di trovare due persone che l'hanno accolta in casa come una figlia vera, e sopratutto l'hanno salvata dalla sfortunata vita in casa-famiglia. Lui invece si sente solo, non sente intorno a sé l'amore, anche quando di persone che lo amano ci sono. Il suo personaggio mi ha colpito molto, perché non mi aspettavo la sua fragilità, visto che era stato sempre lui a proteggere gli altri, in questo caso Mallory. Mi ha dato come l'impressione che fosse Mallory a dover proteggere Rider dal loro passato e non viceversa. 
Provai uno strano senso di familiarità, e lì davanti all'armadietto mi ritrovai a pensare all'unica cosa bella di un passato pieno di ombre e dolore.
Pensai al ragazzo che mi faceva battere forte il cuore, quello che mi aveva promesso di proteggermi per sempre.
Jennifer è riuscita a creare due personaggi veramente eccezionali. Due persone rotte, con un passato doloroso alle spalle. Un passato che ritorna sempre e rischia di distruggere un futuro che potrebbe rivelarsi felice. Ma le paure, l'insicurezza è ciò che frena i due protagonisti a lasciarsi tutto alle spalle, a cominciare veramente a vivere e a credere nel "per sempre". 
I personaggi secondari, in particolare Jayden, hanno dato un tocco di umorismo alla storia drammatica ma incredibilmente romantica. L'autrice non poteva non creare una tale tenerezza tra i due protagonisti. 
Ancora una volta, ha creato qualcosa di incredibile. Mi hanno emozionato e fatto ridere Kat e Daemon e ovviamente anche Mellory e Rider hanno lasciato il segno. 
Jennifer L. Armentrout sa come conquistare i cuori dei suoi lettori, ha reso una storia drammatica reale, una storia d'amore dolce e combattiva. 

Il problema è che ti amo è un romanzo meraviglioso, che emoziona dalla prima all'ultima pagina. I personaggi sono altrettanto meravigliosi, sembrano reali, ciò che dicono e pensano è reale. E' una storia d'amore tra adolescenti sì, ma non come le solite che vediamo in giro in altri libri. E' una storia d'amore con un tema importante e reale come l'abuso sui minori. 

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